lunedì 30 marzo 2020

Lavorare in un supermercato ai tempi del Coronavirus



Non mi sono mai lamentata perchè il mio lavoro rientrava tra quelli indispensabili alla Comunità e sono andata avanti a testa bassa. Sono andata avanti con l'incosciente consapevolezza che dovevo marciare a ritmo con gli altri, che fossero colleghi, clienti, autotrasportatori o preparatori dei magazzini. Ascoltavo e pensavo alle"prime linee" , medici, infermieri, Oss, che a loro volta si infettavano salvando vite. Io non ho salvato nessuno, ho dato un servizio, ho sempre detto a chi ci ringraziava, che non eravamo eroi. Ci siamo solo ritrovati im mezzo a qualcosa di più grande di noi... Ancor oggi continuo ad ascoltare , perchè purtroppo la guerra a Covid-19 non è  finita. E soprattutto sto contimuando a non lamentarmi perchè a differenza di chi ha visto in un attimo chiudere il proprio negozio o la fabbrica in cui lavorava, io ho continuato a riscuotere uno stipendio. Perchè non oso pensare a chi, oltre all'aver perso un familiare o un amico, debba anche mettere in conto la drammatica situazione di non poter conciliare il pranzo con la cena. ♥
Ahh dimenticavo, ho sempre amato la mia Italia! Sempre!

domenica 3 febbraio 2019

Il silenzio è il mio VAFFANCULO più grande!

Che brutte le persone infide..
Si sentono superiori...
Ti sputano alle spalle perchè in faccia non hanno coraggio...
Sparlano per farti arrivare il loro messaggio carico di rabbia...
Sono il nulla cosmico e si credono Dio..
'Sto cazzo...siete solo 'sto cazzo...
E lo sanno in tanti!


domenica 8 aprile 2018

Perchè i bravi ragazzi esistono ancora



Quando ti alzi al mattino e per prima cosa cerchi su Facebook  i pensieri e le emozioni di un padre verso suo figlio, ucciso l’11 agosto scorso in Spagna, sei anche consapevole  di poter fare ben poco per questa famiglia se non far riecheggiare fin dove è possibile il loro desiderio di giustizia. Perchè sopravvivere ad un figlio è straziante ed innaturale, specie se te lo portano via solo per cruda cattiveria. Colpire per uccidere! Questo è quanto è stato fatto a Niccolò in una serata che doveva essere spensierata e senza aver provocato alcuno.  Perché è notizia di questi giorni che questo ragazzo tranquillo e amato da tanti , non era ubriaco, tantomeno aveva assunto droghe. Lo dicono gli amici che erano con lui e lo dice purtroppo l’autopsia.  E seguendo da mesi le reazioni di chi ha manifestato solidarietà alla famiglia, la targa in sua memoria messa al Mercato Centrale di Firenze dove Niccolò lavorava, capisci che non sei davanti al solito ”era tanto bravo”, ma alla pura e semplice verità. Non importa se non lo hai conosciuto personalmente, poteva esserti figlio. Già, perché i bravi ragazzi esistono ancora, quelli che semplicemente  si impegnano per il futuro e sanno anche divertirsi rispettando se stessi e gli altri.  Che bella la parola RISPETTO, come genitori lo insegniamo da subito ai figli e poi basta qualcuno che questa parola non la conosce e che, se va bene, si  diverte a prevaricare (bullismo) oppure nel peggiore dei casi agisce fisicamente sentendosi onnipotente. In questo caso con tanto di platea filmante che non muove un dito per fermare gli eventi. Credo che in tanti si siano ritrovati a vedere l’orrendo video che attesta come fu colpito Niccolò. Non giudico, non condanno, non sono nessuno per farlo, ci penserà la Giustizia. Sono solo una mamma che come la Famiglia Ciatti lascia libera la figlia di muoversi nel mondo, rischiando potenziamente di non vederla tornare.  Però mi faccio delle domande, mi chiedo perché non esista più la solidarietà,lo spirito di gruppo, perché pur essendo in tanti a filmare nessuno si è mosso?  Tante domande inutili che non fanno tornare in vita un bravo ragazzo, ma che spero facciano riflettere altri, così come è accaduto a me….e soprattutto  si estenda a tantissimi  la richiesta di Giustizia per Niccolò. E sarebbe anche arrivato il momento di non sottovalutare il bullismo, di considerarlo un male sociale, un disagio relazionale tra giovani che si evolve nel tempo e si trasforma in prevaricazioni in famiglia, sul lavoro e con gli altri.


Spero che il tuo nome risuoni in alto Niccolò
 e che GIUSTIZIA arrivi presto.....♥